Dalla Galizia arriva un ottimo esempio di politica linguistica nazionale e indipendentista. Il BNG, Blocco Nazionalista Galiziano, chiede al governo locale del PP che rispetti la legge nel garantire l’insegnamento della Lingua portoghese in tutti gli istituti scolastici galiziani.
Nella comunità autonoma dell’Estremadura gli studenti di Portoghese superano i 6mila mentre in Galizia, a quattro anni dall’approvazione della legge sono poco più di 2mila. La deputata Olalla Rodil ha chiesto di creare nuovi ruoli per l’insegnamento del Portoghese inserendoli nei concorsi del 2018 e ponendoli in condizione di uguaglianza rispetto alle altre Lingue straniere che vengono insegnate in Galizia.
La responsabile per l’istruzione del BNG ha chiesto nel Parlamento galiziano che il governo del PP rispetti la legge per la diffusione della Lingua portoghese e dei rapporti lusofoni che obbliga la Xunta a includere in modo progressivo l’apprendimento del Portoghese nel quadro dell’insegnamento pubblico.
La deputata ha spiegato che nell’anno scolastico 2014/2015 gli istituti che offrivano questo insegnamento facoltativo erano 32 con 900 studenti. Nel 2015/2016 gli istituti erano 55 con 1600 studenti. nel 2016/2017: 59 istituti e 2149 studenti. I dati evidenziano un aumento ma cresciuto solo del 1,4% dall’approvazione delle legge ad oggi. La deputata ha accusato la Xunta di mancanza di impegno, specialmente raffrontando gli sforzi degli altri territori che sviluppano una strategia di inclusione dell’apprendimento del Portoghese.
Il PP ha votato contro le richieste del BNG e il governo ha difeso le sue scelte in campo educativo. La rappresentante indipendentista ha risposto che la progressività dell’aumento dell’insegnamento del Portoghese è praticamente inesistente: +1,4% in quattro anni e che c’è necessità di chiare scadenze temporali affinché la legge sia rispettata e attuata. Rodil ha concluso ricordando che attualmente la Lingua portoghese è insegnata grazie al volontariato degli insegnanti di Galiziano, una dinamica deplorevole in quanto, come per tutte le altre Lingue straniere, non è giusto che le lezioni siano affidate alla buona volontà dei docenti.