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Illegalizzare la bandiera di un popolo. In Spagna si può. Scontro tra parlamento navarro e Stato spagnolo

L’ikurriña è ora legale anche in Navarra ma lo Stato si oppone

Dopo 14 anni di surreale divieto la bandiera basca potrebbe tornare ad essere liberamente esposta sul territorio navarro. Il condizionale è d’obbligo perché, anche se il parlamento locale ha abrogato ieri – 30 marzo 2017 – la “Ley de Símbolos” del 2003 che ne vietava l’uso, gli organi statali spagnoli hanno immediatamente ricordato che questo non è consentito dalla Costituzione, dalla legge del 1981 che regolamenta l’uso della bandiera di Spagna e delle altre insegne e da una vasta giurisprudenza.

Si prospetta uno scontro legislativo costellato di decine di singoli episodi che verranno segnalati e denunciati. E’ ormai una costante della vita politica quotidiana navarra il susseguirsi di amministratori pubblici che decidono di esporre la bandiera basca nei municipi o in altre strutture pubbliche incorrendo nelle contromisure legali intraprese dagli organi preposti al controllo.

 

La votazione

A favore dell’abrogazione della legge ha votato tutta la maggioranza formata dal quadripartito Geroa Bai (coalizione che esprime la presidente navarra Uxue Barkos e di cui fa parte il PNV), EH Bildu (coalizione tra Sortu, Eusko Alkartasuna, Aralar e Alternatiba), Podemos Nafarroa e Izquierda Ezkerra (coalizione tra Batzarre e Izquierda Unida de Navarra). Contrarie tutte le opposizioni: UPN Unión del Pueblo Navarro, PSN-PSOE Partido Socialista de Navarra e PPN Partido Popular de Navarra.

 

I risultati delle ultime elezioni per il rinnovo del Parlamento navarro. Le forze politiche a favore del diritto a decidere sono maggioranza e governano assieme. Della maggioranza fanno parte le due coalizioni nazionali basche Geroa Bai e EH Bildu che comprendono tutte le componenti dell’indipendentismo e dell’autonomismo basco.

 

La votazione sulla bandiera basca nel Parlamento navarro, 26 a 24, è stata tesa, gli eletti dei partiti del centrodestra spagnolo all’opposizione hanno esposto bandiere navarre mentre i deputati della sinistra navarra che fa parte del governo hanno sventolato bandiere repubblicane, ricevendo accuse di incostituzionalità da parte della destra.

Bandiera basca e navarra
Le bandiere basca e navarra in una manifestazione indipendentista

 

Le reazioni

Dagli ambienti del centrodestra centralista navarro si fa notare che in nessun’altra comunità autonoma spagnola il governo ha promosso un’iniziativa legale per consentire che la bandiera di un’altra comunità possa essere ufficialmente esposta negli edifici pubblici. Per Javier Esparza di UPN “si è consumata una delle più grandi slealtà verso la Navarra”, come se si volesse imporre il progetto nazionalista basco anche alla comunità navarra. “Si capisce che chi comanda nel governo è EH Bildu”, conclude Esparza.

La maggioranza da parte sua conferma che la comunità navarra continuerà ad avere i suoi simboli ufficiali ma accoglie la pluralità, nel rispetto di quei navarri che si sentono baschi. Il sindaco di Iruñea/Pamplona, Joseba Asirón di EH Bildu, ha dichiarato che ora, dopo l’abrogazione della norma che perseguiva la bandiera basca, “la maggioranza sociale e politica di ciascun comune navarro avrà la libertà di dedicere da quali bandiere si sente rappresentato”. Asirón, appena eletto, nel 2015, decise di esporre l’ikurriña sul balcone del municipio assieme a quella navarra, spagnola ed europea. Tale atto venne definito dai giudici come un raggiro della legge.

Il caso più eclatante di esposizione illegale della bandiera è indubbiamente quello del txupinazo della festa di San Fermín, quando enormi bandiere basche arredano la piazza o le facciate di palazzi o chiese, provocando interventi immediati delle forze di polizia, impegnate in rocamboleschi sequestri e rimozioni fisiche delle bandiere basche.

 

Simboli contesi

Al di là dell’anacronistica idea di poter illegalizzare la bandiera di un popolo, frammento di un franchismo sottotraccia duro a morire, questa vicenda implica un doppio controsenso storico, politico e amministrativo.

Il popolo basco infatti vive in un territorio che attualmente è suddiviso in tre realtà amministrative sotto la competenza di due Stati. La parte sud, chiamata Hegoalde, ricade nello Stato spagnolo ed è suddivisa in due comunità autonome: la Comunità Forale Navarra e la Comunità Autonoma Basca (Euskadi) costituita dalle tre province di Araba, Bizkaia e Gipuzkoa. La parte nord, detta Iparralde, è in territorio francese; non gode di nessun tipo di riconoscimento amministrativo unitario, fa parte della regione Nuova Aquitania e del dipartimento Pirenei Atlantici ed è costituita dalle tre regioni storiche di Lapurdi, Nafarroa Beherea e Zuberoa.

 

 

La bandiera basca è indubbiamente bandiera di tutti i baschi e dopo la fine dell’illegalizzazione franchista dal 1979 è anche l’insegna ufficiale, come tale riconosciuta anche dallo stato spagnolo, della Comunità Autonoma Basca. Pensare di poterne impedire l’uso ai baschi che vivono in Navarra o nel paese basco “francese” è un’idea che appare indubbiamente ardita, sicuramente ingiusta.

 

Bandiera navarra
Bandiera navarra

 

Ma il secondo aspetto paradossale è l’utilizzo in sensi opposti anche dell’insegna istituzionale navarra, contesa tra il centrodestra navarro centralista che la utilizza come antidoto all’identità basca e le forze nazionali basche che la affiancano da sempre all’ikurriña per completare simbolicamente la rappresentanza dei territori baschi e per mantenere la continuità storica di quella che è stata per un lungo periodo la bandiera istituzionale dei territori baschi, ben oltre l’area attualmente governata dalla Navarra.

Su questi simboli si gioca una battaglia che va ben oltre gli aspetti burocratici, sono in ballo l’identità, la cultura, la Lingua, la lettura e la divulgazione della storia, elementi che influiscono fortementemente sull’avanzata delle forze politiche abertzales in territorio navarro.

 

 

 

FONTI: Gara, Naiz, Diario de Navarra, Deia, Noticias de Navarra, Diario Vasco.

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